Venghino siori venghino al grande spettacolo della guerra, dove si mescolano la tragedia e la farsa e dove ogni fatto diventa paura.
Siamo in scena ventiquattr’ore su ventiquattro, abbiamo nani, acrobati, giannizzeri e ballerine, contorsionisti e saltimbanchi, equilibristi e squilibrati, profeti e prestigiatori, propagandisti e cacciatori di streghe, abbiamo mille maschere e nessuna faccia.
Sappiamo trasformare la storia in storytelling, il vino in acqua e una panda elettrica in un carro armato, abbiamo le soluzioni ai problemi che non avevi e le emozioni che non sapevi di poter provare, siamo le ostetriche dell’insicurezza, gli aedi dell’apocalisse, siamo lo spirto guerrier che ora ti sfugge, siamo i ciceroni di questo nuovo mondo e ti guideremo attraverso i campi minati del dubbio fino all’angolo giusto della storia, quello da cui non si può scappare: quello in cui non serve più credere, ma basta obbedire e combattere.
Ogni sera in scena un nuovo nemico da odiare, possiamo offrirti il dittatore e il terrorista (anche in versione eco), il pacifista e l’immigrato, il musulmano, il povero, il disintegrato, il renitente, l’invasore, l’eversore, il collaborazionista e il traditore della patria. Portaci il tuo odio e noi in due minuti lo trasmuteremo in oro per i signori delle armi, l’entrata è libera, nessuno è obbligato a recitare, basta lasciarsi coinvolgere dall’estasi in cui il folle diventa folla pronta a prendersi la scena. Nessuna responsabilità, nessuna colpa, è il grande potere del numero e della mancanza d’alternative, sarai avvolto nell’orgiastica bambagia del rituale collettivo che non chiede ma dice, in cui sei uno e tutt’uno con chi ti sta affianco purché sia nemico del tuo nemico: i macronisti sulle loro torri con le lunghe dita celesti sugli specchi, gli scandalizzati a singhiozzo, le flotte merziane dei deficit selettivi, le troie di regime e i loro trucchi scadenti, gli intellettuali a progetto, i giornalisti a guardia del potere, i disorientati, gli utili idioti e gli inutili furbi, i liberali massacristi, i governanti e i governati, leader mancati, riciclati, esaltati, politici slavati, tessere di partito e sindacato, migliaia e migliaia di tessere incasellate nei variopinti mosaici delle piazze starmerine.
In quest’abisso di smarrimento e terrore noi ti offriamo speranza, sicurezza, potere e supremazia, abbiamo tutte le risposte a patto che tu non faccia alcuna domanda, noi siamo la pace nel deserto, la guida nel buio della ragione, noi siamo il duce in fondo al tunnel.
Presto, lo spettacolo sta per iniziare, la platea è già al completo, tutte le parti sono già state assegnate, la banda sta per iniziare, non ti resta che da scegliere con che ruolo partecipare: carnefice o vittima. O disertore.