la viceministra delle finanze che i palestinesi so' come gli amalechiti (e quindi vanno sterminati)
Michal Waldiger, partito sionista religioso e viceministro delle Finanze (ex pure lei, s’è dimessa ‘sto 27 Ottobre). Lei poraccia sembra la più presentabile der partito de Smotrich, più che altro perché dà l’impressione che non ha idea de quello che sta a fa’. È na specie de tunnel dei neutrini israeli versione. Tipo s’è dimessa da viceministro delle Finance pe aumentà le risorse pe’ la guera. Che poi sarebbe er motivo pe cui era viceministro. In pratica gli unici fondi che ha trovato è lo stipendio suo.
Lei è un’antra de quelli che non esistono innocenti a Gaza. Chissà perché poi i sordati sparano a qualunque cosa se move se i rappresentanti stessi der governo dicono che non ci sono palestinesi che non sono coinvolti ner massacro. Ha aggiunto pure:
They are Amalek and we need to erase them. We just need to wipe them off the face of the earth, because there is not a single gram, not a single speck, of humanity in what they did.
Sempre a beneficio della chiarezza. Uno dice è lo shock. Naaa, già prima diceva che non è possibile pensà che i nostri nemici possano annà in giro pe’ strada liberamente in Cisgiordania come se fosse casa loro. La soluzione? Ancora più insediamenti!
Ma lei è tanto umanitaria, per una vita s’è occupata de servizi sociali. Certo, poi ha firmato una lettera per chiede de allegerì le condizioni carcerarie de Ben Uliel (er terorista de Duma) che sennò porello impazzisce.
Chiarimento: io so’ sempre contrario a trattamenti inumani in carcere, pure quando se tratta delle peggio merde. So’ un po’ meno favorevole all’uso strumentale (solo pe’ un terrorista israeliano) pe’ portà avanti n’agenda politica. Fine der chiarimento.
Insieme co Almog Cohen e Limor Son Har-Melech so’ annati in un centro antiviolenza: prima j’hanno fatto domande su eventuali relazioni co gli arabi (che è la versione israeliana della minigonna) a poi hanno detto ai dipendenti che bisogna spigne deppiù sull’identità ebreaica.
Ma perché lei ce tiene al benessere dei regazzini, come quella volta che andò a protestà fuori da una scuola pe’ chiede l’espulsione de un ragazzino transgender. E alla fine c’è pure riuscita (rivelandone pure l’identità).
Poi è andata all’Università e s’è detta preoccupata perché secondo lei nelle istituzioni accademiche c’è carenza de libertà de espressione. La carenza de libertà d’espressione è che criticavano la riforma della giustizia.
Adesso però s’è dimessa e dice che come parlamentare tornerà allo specifico suo, che è la salute mentale. Come prima cosa potrebbe comprà uno specchio.