SDS#154 – UNA CIVILE DISSACRAZIONE

l’Occidente, si sa, ha una vera ossessione per la civiltà. E per questo motivo nutre profonda ammirazione per Israele, senz’ombra di dubbio il paese più civile del Medio Oriente.

Israele è talmente civile che anche tutti i suoi abitanti sono, non c’è neanche bisogno di dirlo, civili. Gli israeliani sono così civili che sono civili sempre, in ogni occasione, tant’è che anche dopo più dieci mesi molti parlano ancora di oltre mille civili uccisi. Per alcuni Israele è talmente civile che perfino le soldatesse sono ragazze civili. L’israeliano è sempre civile, anche nelle difficoltà più atroci. Nella cattività l’israeliano è sempre e immancabilmente ostaggio e giammai prigioniero di guerra.
Capirete quindi il profondo sconforto dell’Occidente quando angosciato guarda Israele confrontarsi con un popolo che, al contrario, non è civile mai. Il palestinese non è mai civile, non c’è nessuna possibilità che possa essere tale.

Il palestinese è quasi sempre terrorista, spesso con la qualifica di comandante, capo, dirigente e giù lungo tutta la catena di comando: c’è il complice di terrorista, il fiancheggiatore di terrorista, il parente di terrorista, il coinquilino di terrorista, quello che una volta ha mangiato un kebab insieme a un terrorista, quello che ha comprato una macchina usata da un terrorista, quello che era in fila alle poste dietro al terrorista e a un certo punto il terrorista si è girato e gli ha sorriso; il giornalista terrorista, il medico, l’infermiere, l’umanitario, il simpatizzante di terrorista, l’incensatore facebook di terrorista, l’elettore di terrorista, fino al gradino più basso: il non abbastanza distante dal terrorista, il non si è ribellato al terrorista.

Quando è escluso da questi ruoli per conformazione fisica, età o genere, il palestinese ne diventa l’immancabile complementare: lo scudo umano. Il popolo palestinese in questi anni ha fornito una varia e vasta produzione di scudi umani adattabili a qualsiasi contesto: c’è lo scudo umano classico, onnipresente in ogni carneficina; c’è lo scudo umano bambino: per terroristi di bassa statura, più leggero e facile da trasportare. C’è lo scudo umano da mercato per i bombardamenti all’aperto, da ospedale, da università, da tunnel, da campo profughi.
C’è addirittura lo scudo umano preventivo, così sofisticato da riuscire a prevedere le previsioni del nemico e farsi trovare a disposizione in luoghi di cui teoricamente non dovrebbe nemmeno essere a conoscenza non solo lui, ma neanche il suo utilizzatore finale.

E così l’Occidente, rassicurato da questo catalogo lessicale minimo che lo mette al riparo da qualsiasi possibilità di dubbio, può tirare un sospiro di sollievo. Anzi può affermare con orgoglio e senza tema di smentita di essere sempre e inequivocabilmente dalla parte dei civili.

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