SDS#155 – KULTURMINISTER

È ora di basta con questi intellettuali sinistri radical chic spocchiosi e saccenti! Noi non stamo qua pe rifà le stesse cose della sinistra: noi Gramsci l’avemo letto e cappottato. Basta coll’intellettuale organico, è per questo che c’hanno sempre la puzza sotto ar naso, perché l’organico puzza. Noi siamo l’intellettuale inorganico, riciclabile all’infinito (sapessi quante volte già se semo riciclati).

Quello che un tempo era rifiuto della società grazie a noi rientra nel ciclo produttivo della Nazione come materiale da costruzione inerte. Noi siamo l’utile inerte, siamo l’apice dell’intertitudine, i sacchi di sabbia che zavorrano il Paese alle proprie italiche tradizioni. Avete mai visto un deserto culturale senza sabbie? Quello siamo noi, sabbie: mobili, ma pur sempre sabbie. Tutto ingurgitiamo e fagocitiamo, e poi te lo restituiamo digerito in comode monoporzioni decontestualizzate, dalle radici cristiane alla prostatite de Sgarbi. Il Monte Kailash e Cautopates, il neodruidismo e le madonne nere (ma solo se lampadate), più evoliani che evoluti, ispirati da un primitivismo pavoliniano al grido di Kerres! Kerres! balliamo al suono di cavigliere del Katakali! Ascoltaci, o grande Pdor, figlio di Kmer! 
Il nostro interesse è fondere tutto in un grosso rito mistico-pagano, soprattutto pagano. Se non pagano, ciao core, noi semo seguaci della Magna Madre, andò non se magna non ce interessa, piuttosto tornamo a lavorà a Radio3 che sti completini da fighetti mica se pagano da soli. 

Folgorati sulla via dell’eterno ritorno noi tornamo sempre, ricicciamo, pure co le radici gelate ma basta nostalgismi, mo usamo i coni gelati, so’ più pratici, basta co’ ste radici che le mastichi sanno de tera e compensato. Dice che ne sai che sapore c’ha er compensato? Lassa fa. 
Siamo il cuore della tradizione occidentale romana (più gli hobbit). Non lo sentite il genius loci? No? Peccato, era l’unico genius de sto governo che potevate sentì. Però pure voi venitece incontro, aho ma mica ste supercazzole se inventano da sole! Allora ditelo che rivol— Basta nostalgie, più Bottai e meno Mussolini, noi siamo figli di Bottai, grandissimi figli ma non più nerovestiti, abbiamo imparato a fare il nodo alla cravatta e la O col bicchiere, siamo pronti a diventare egemonia, a patto che sia egemonia del nulla. Noi puntiamo al grado zero della Cultura, un livello zero da cui rifondare tutto, un meridiano zero, il parallelo ve lo lasciamo a voi che tanto è facile. Il grande meridiano di Battipaglia da cui stabilire i fusi di questo nuovo mondo, che noi se non so’ fusi non li volemo!

Vi lasciamo con un motto: Memento Plaudere Semper: plaudere l’amici, l’amici dell’amici, i parenti dell’amici, quelli che te fanno le recensioni del libro, è tutta una questione de karma, vedrai che con karma quarcosa te ritorna. Tanto in sto paese torna tutto.

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