La fine de ‘sta settimana s’è consumata nella piccola isteria twitter dovuta all’ultima genialata del re dei troll Elonio che, così de botto e senza motivo, ha deciso de inserì er twitterlimit: pòi vede ar massimo quattrocento tweet ar giorno, che poi so’ diventati seicento, che poi so’ diventati mille perché Elonio ormai contratta che manco un venditore de tappeti. Che a margine, ciavrebbe senso se armeno non fosse che la metà de questi so’ un tweet de Polito.
Ora, potremmo pure discute della geniale strategia commerciale che punta a limità er tempo che i tuoi utenti passano sulla tua piattaforma, se questa non fosse sortanto l’ultima trollata de un megalomane che ambisce ar titolo de miliardario più purciaro dell’universo. Diciamo pure che le premesse non erano state delle migliori: dopo l’arrivo in ufficio cor lavandino, er licenziamento a capocchia de metà der personale, compresi quelle che dormivano in ufficio pe’ “raggiunge gli obiettivi”, ce potevamo aspettà quarcosa de diverso?
La spunta blu è diventata “er distintivo da amichetto de Elonio”, che più artro certifica l’idiozia de pagà 15 euri ar mese per superà er limite de 280 caratteri che letteralmente tutti avevano capito come superà da armeno dieci anni, banalmente mette un tweet appresso all’altro. Un po’ come quelli che trent’anni fa se compravano la casa a Monti perché je piaceva tanto lo spirito artigiano e popolare der quartiere e poi dopo quarche tempo se lamentavano che però er quartiere non era più popolare e artigiano come un tempo, cioè prima che arivassero loro. (per chi non è de Roma, na massa de cojoni assortiti che potremmo riassume ner termine “wannabe fighetti” era corsa a comprà casa facendo schizzà i prezzi e cacciando de fatto i residenti storici che me po’ sta pure bene basta che dopo non vieni a piagne che non è più come prima).
Così, dopo avé fatto tutto pe’ trasformà twitter nella brutta copia de facebook (ormai ce mancano solo i gruppi “te lo regalo se hai la spunta blu”) viene er dubbio che er genio Elonio ha comprato twitter co’ un obiettivo preciso: fallo diventà na fogna o ammazzallo.
E naturalmente mo tutti se lamentamo e, naturalmente, lo famo su twitter. Tutti che se ne dovemo annà, ma stamo su twitter. Tutti che così le cose non pònno annà avanti, ma le cose vanno avanti e ce ne famo na ragione e me pare la migliore allegoria de la società contemporanea: tutti consapevoli che le cose non funzionano più, ma nell’incapacità generale de mettese d’accordo su quale potrebbe esse quella valida fra le varie alternative disponibili, tutte restamo incatenati nella stessa trappola. La finisco qua sennò ve brucio tutte le visualizzazioni io.