SDS#149 – FAVOLETTA DE MERDA (O FAVOLETTA MORALE)

D’estate fa caldo e te passa la voja de mettete ai fornelli, così uno cerca de barcamenasse tra robe crude piatti freddi aprimo er frigo vedemo che è rimasto. Ecco, ner frigo c’è sempre l’angoletto delle robe dimenticate, quelle robe che per quarche motivo hai detto vabbè, domani: de solito è roba che già nasce che non te fa impazzì, ma buttalla subito a tanti je pare brutto quindi la parcheggiamo in frigo in attesa. E quella aspetta, sta là subdola e aspetta er momento suo, er momento della vendetta. Perché tu te sei dimenticato ma lei no. Lei sta là e aspetta. Ner mio ad esempio c’è tipo sto reperto che credo risale a quando ancora portavamo le mascherine. Questo già all’origine non prometteva bene: una roba tipo brie (na cifra de brie), verdure confuse, frutta secca, polonio, nduja e scarti de falegnameria. Che poi se non fosse pe quelle due o tre cose a cui so’ allergico e rischio lo shock anafilattico l’avrei pure affrontata. Quella io la volevo buttà già da tempo ma M. dice no aspettà, magari se inventamo un modo creativo pe riciclalla. Guarda che non c’è niente da riciclà quella va trattata come rifiuto speciale, non credo che sia legale buttalla nell’umido.E lui niente, diceva che non era pericolosa. Io continuavo a di’ guarda secondo me dovemo chiamà l’Istituto Superiore de Sanità. Ma non è velenosa! Ma non dico che è velenosa è che secondo te ner tempo se so’ sviluppate proprio nuove specie de batteri, magari je interessa. Poi è arivata l’estate. L’antro giorno apro er frigo e lì comincia la tragedia: c’era rimasta solo lei. Io già stavo a sudà freddo ma M. arriva e dice non te preoccupà, c’ho pensato io e me passa sto barattolo. Pio sto barattolo, lo guardo: ma è merda! Sì ma non è velenosa.  Ce possiamo fa tante cose: magnaccela così com’è, riscaldata tipo zuppa, la potemo fa pure fritta se preferisci. Sì ok che fritto è bono tutto ma questa è merda, fritta rimane merda fritta. Vabbè l’alternata, fa M. è lei: preferisci avvelenatte? Devi sceglie er meno peggio.Ma piuttosto esco me prendo un pezzo de pizza ar forno, un kebab, me faccio un piatta de pasta, al limite scendo nell’orto qua sotto, l’ultima vorta ce che so stato eravamo ancora forti a pallone non ce staranno più i pomodori ma magari rimedio bacche e radici, dei fiori edibili.A quer punto M. nell’ordine: fa arestà er kebabbaro, gambizza er fornaio, dà foco all’orto sotto casa, butta i pacchi de pasta ner cesso e se magna le ultime quattro merendine scadute. E poi me ripresenta sto barattolo de merda: devi sceje er meno peggio, lo sai qual è l’alternativa.Senti sai che faccio io a sto punto? Digiuno. Bravo bravo, se capiva già che in fondo non vedi l’ora che vince lei. Ma se quando te dicevo de buttalla via che ancora c’avevi i capelli? E tu niente, no, non è pericolosa, lasciala in pace, su questo non c’hai niente da dire?E M. me guarda e me fa: e che te devo di’? Tu veramente pensi che senza quell’arma batteriologica in frigo io c’avrei quarche possibilità de convincete a magnatte la merda?