SDS#128 – SENZA PAROLE

Oh, se du anni fa dicevi che bisognava regalà er Donbass a Putin eri Orsini. Te lo spiegava Rampini, che oggi dice che bisognerà regalà er Donbass a Putin. Non fa una piega. Se dici pace è perché vuoi la guerra, o armeno così dicono quelli che la pace se ottiene con la guerra. Quindi se uno dice pace, in fondo vòle la guerra che è l’unico modo pe’ ottené la pace, a me me pare che lo possiamo comunque continuà a chiamà pacifista! Manco fascista se può di’: non so’ fascisti, so’ autentici democratici che pensano che le manifestazioni vadano autorizzate e ritengono legittimo manganellà dei quindicenni disarmati. Siete voi che vedete busti der Duce e saluti romani ovunque! Ciavete la fissa, voi! Genocidio non si può dire, ce lo spiegano mentre se dimettono protestando perché non viene riconosciuto l’istinto genocida di Hamas. Boicottaggio è brutto, ce lo spiegano mentre annunciano che boicotteranno l’Eurovision se esclude Israele.Boicottaggio der boicottaggio pare che va bene. E invece er boicottaggio der boicottaggio der boicottaggio come funziona? Se pò fa oppure ogni due s’annullano e funziona solo er boicottaggio paro? C’è una fascia oraria, tipo er boicottaggio in prime time sì e quello diurno no?From the river to sea non se pò di’, ce dicono quelli che difendono le azioni de un partito che ce l’ha come slogan nello statuto dar ’77. Pulizia etnica non se pò di’ e su questo concordo: de pulito, qua, non c’è rimasto veramente gnente. È na zozzata etnica, caso mai.Palestina forse ancora se pò ma comunque se non lo dite è mejo. Stop manco se pò più di’ non serve manco che finisci la frase se dici Stop già se capisce che sei antisemita, filoterrorista, nemico dell’occidente, difensore dei tajagole: queste invece se pònno di’ tutte.Occupazione, apartheid, colonialismo non se possono dire, ce spiegano dei bianchi professori occidentali. Ghetto non se può dire, manco se tu nonno dentro un ghetto c’è vissuto e c’è crepato. Lo spiegano sempre li stessi professori bianchi occidentali de prima. Massacro, carneficina, rappresaglia, vendetta, crimine contro l’umanità non se possono di’: ar massimo potete di’ guera condita che a noi le guerre semplici non ce piaciono: guera asimmetrica, guera giusta (sempre, se la famo noi), guera ingiusta (sempre, se la fanno l’altri). Guera umanitaria, guera necessaria, guera contro er terorismo. Terorismo ad libitum, quello è come er prezzemolo, lo potete mette andò ve pare: terorismo, un po’ de scudi umani, na spruzzata de tunnel (armeno dieci livelli) e tutto se giustifica. Non è difficile esse liberali ner 2024: basta solo ricordasse quali so’ le parole che non potete di e tutto fila liscio. Basta fasse una lista. Una lista pe’ tutto: parole sì, parole no, persone sì, persone no, popoli sì, popoli no. E poi basta annà avanti, tanto non potete fa altro che annà avanti, perché Fermatevi non si può dire ma, soprattutto, non si può fare.

SDS#92 – TUTTA COLPA DEI PACIFISTI

Pe’ un giorno er monno è rimasto cor fiato sospeso appresso alla gesta de Evgenij Prigozhin, il partigiano. Naturalmente prima ancora de capì che era successo già era partito er circo delle tifoserie. Così er compagno Prigo è passato da macellaio de Bachmut a rivoluzionario della libertà e ha puntato dritto verso Mosca pronto a deporre Putin. E ce sarebbe pure riuscito, fra gli applausi entusiasti dei NAFO, se non se fossero messi de mezzo come ar solito i pacifisti. Fino a Rostov era annato tutto liscio, occupazione militare come da copione e un paio de video da tiktok che spaccano. Inizia l’avanzata e manco è partito che viene raggiunto da un tweet critico de Luca Telese, segno evidente che i pacifisti vojono più bene a Putin che a lui. Ma lui non se scoraggia, se batte contro l’esercito corrotto russo, de cui lui è solo incidentalmente uno degli esponenti più sanguinari, i liberali russi già lo appoggiano e pure pe’ quelli italiani è già diventato un punto di riferimento fortissimo. Cosa pò annà storto?Subito dopo arriva Daniela Ranieri, lo promuove a editorialista del Foglio e lì Prigo va in confusione: ma me sta a prende per il culo o dice sul serio? Così telefona in redazione, cerca er traduttore, fatte spiegà quella storia del carro e der vincitore, un sacco de tempo perso.E mo? Certo la situazione è drammatica, i pacifisti proprio non rassegnano ar fatto che lui è il nuovo liberatore della patria, i fedelissimi provano pure a levaje twitter ma lui sta più a rota de Calenda e se infogna a legge tutto l’hashtag cor nome suo. Ner frattempo riesce ad abbatte tre o quattro elicotteri russi tipo zanzare anche se non riesce a schivà i thread de Nico Piro e i tweet sarcastici dell’altri pacifisti.  Ma lui continua, imperterrito. Ormai è arrivato a no sputo da Mosca. De trecento chilometri ma comunque no sputo. Nessuno sembra in grado de stoppallo quando succede l’imponderabile: er silenzio de Conte. E mo come farà a conquistà er Cremlino senza l’appoggio dei 5S? La notizia in realtà già circolava dalla mattina e tre quarti della Wagner avevano disertato. Ora che è confermato scoppia er panico. Mo capisce perché Putin non ha fatto un cazzo pe fermallo, ciaveva i pacifisti imboscati pronti a pugnalarlo alle spalle, er discorso della mattina era un messaggio in codice! Cazzo quante ne sanno sti pacifisti, una più de lui. Che fare? I soldati sembrano vacillà, lui prova a scuoterli: aho, ma mica v’ha fatto l’auguri Salvini! Così, dopo na grattata collettiva, la cosa viene messa ai voti: Cremlino o morte! Vince, de poco, Cremlino. Se prosegue, ma proprio in quer momento ariva la telefonata de Lukashenka.Prigo cambia faccia. Ascolta per un po’ e poi dice a suoi: è finita, se ne tornamo a casa. Ma che è successo? Niente, m’ha detto coso che pure Stacce dice che so’ un nazista… regà, non je la potemo fa. Però Luk c’ha un loft a Minsk dice che se se strignemo c’entramo tutti.E così pure Prigozhin se converte ar pacifismo, dice io torno indietro pe evità spargimenti de sangue, in fondo io so’ sempre stato un pacifista, pacifista mercenario, cambio orientamento su commissione, aho ma non è che è ancora disponibile quer posto da editorialista?