SDS#132 – TETTI A TUTTO

Al fine di assimilare gli stranieri figli di stranieri, immigrati da paesi stranieri, ai valori patriottici della patria italiana si emana la seguente direttiva sulla compostazione delle classi scolastiche. Si fissa un tetto del 20% (ventipercento) da intendersi come numero massimo per classe di alunni assimilabili ai valori dell’italianità (d’ora in poi tetto M). Si fissa inoltre un sottotetto R voltosi a tutelarci l’italianità regionale. Il suddetto sottotetto R prevede una percentuale massima del 50% di studenti non regionali da avviarsi a corsi potenziati di dialetto. Il sottotetto ausiliario R2 stabilisce la presenza di massimo due studenti calabresi per classe, ad eccezione della Calabria.Viene inoltre istituito il tetto C al 15% per alunni non cattolici. A tal fine gli altri studenti cristiani verranno conteggiati con coefficiente 0,33, i testimoni di Geova con coefficiente 1,5 e gli islamici con coefficiente 8. Gli atei contano come mezzi islamici.È inoltre da rispettare categoricamente il coefficiente capillare B, ovvero che la quantità di discenti biondi sia in ogni classe superiore al numero totale degli allievi mori meno i castani. Si rappresenta ai fini della contabilità tricotica che due rossi valgono come un biondo, i capelli afro contano come doppio moro. Per i capelli colorati fa fede la ricrescita. A tutela della normalità intesa nel senso di normale ovvero nella norma in quanto rappresentazione statistica della maggioranza ovvero normale, gli scolari normali saranno protetti dai soggetti appartenenti a categorie protette o affini che per brevità chiameremo con gergo vannacciano anormali o NN. Ne è tollerata la presenza di tre per classe.Segue elenco studenti NN: disabili, affetti da disturbo dell’apprendimento, vegani, figli di famiglie non tradizionali, cicciottelli, tappetti, bruttini, occhialuti, cacasotto, piscialletto, pacifisti e figli di pacifisti, poveri, intolleranti al lattosio, al glutine, alla frutta secca, ai fascisti, tifosi della Bari, sanremolesi, fan di Geolier,  trapper in erba, bimbi di Barbero, grillovori, bilingui, amanti della bici, quelli vestiti strani, amanti delle verdure, saputelli che hanno fatto la primina, ambientalisti, nerd e daltonici che immagina fare lezione di arte in una classe che tutti vedono i colori a cazzo. Si ricorda inoltre che tutte le categorie sopra elencate devono comunque restare sotto il supertetto S del 30% (che si ottiene sommando il tetto R meno il tetto M al tetto C e diminuito del saldo positivo del coefficiente B ma maggiorato con gli studenti NN). Oltre tale tetto si parlerà di sovraccarico educativo eccedente. In presenza di tale sovraccarico le classi saranno dotate di adeguato impianto di messa a terra più messa in aula e croficisso extralarge con corona led che s’illumina in segno di pericolo in presenza di idioma straniero, più fornitura extra di acquasanta, acqua del Po e mezza minerale. Per tutelare il Made in Italy verrà ripristinata la mensa in latino: panem quadratum e circenses, soprattutto circensi. Il garum invece verrà prodotto mettendo a macerare i coglioni dei prof che dovranno smazzarsi l’ennesima inutile e inapplicabile circolare ministeriale. 

SDS#131 – PUFFOLOGICA

Ricordo che, una ventina d’anni fa, c’era questa strana teoria complottista sui puffi che, in mancanza dei social, era costretta a rimanere su remote pagine web e che diceva: i puffi sono propaganda comunista! E seguiva tutta l’analisi approfondita di questa società collettivista, guidata da un personaggio barbuto che ne determinava ogni aspetto della vita sociale e lavorativa e che, guarda caso, era vestito di rosso! Era chiaro che fosse un GrandePuffoMarx! I Puffi, tutti uguali fra loro, non hanno nemmeno un nome ma si identificano per il lavoro che svolgono all’interno della comunità e si chiamano tutti Puffo: puffo inventore, puffo contadino, eccetera, perché puffo in realtà significa compagno! Il nemico giurato dei Puffi? Gargamella, l’avido capitalista dalle fattezze ispirate più che a Bersani ai protocolli dei Savi di Sion il cui obiettivo è sottrarre i puffi all’idilliaca vita socialista per trasformarli in oro, cioè capitale puro! Infine il nome originale, SMURF che non è il nome originale dei puffi ma ci si avvicina abbastanza e che è chiaramente un acronimo che sta per Socialist Men Under a Red Father. E Puffi? Proletari Uniti Fraternamente Fottono l’Imperialismo! Che altro vi serve?C’è dire che dopo questa prima grande analisi complottista, i puffi diventarono anche rappresentazione della società totalitaria nazista e pure di quella massonica fino a quando il professor Bueno non raccolse tutto ne “IL LBRO NERO DEI PUFFI”. Ecco, io mi ricordo che vent’anni fa leggevamo quest’analisi e ci davamo di gomito (virtualmente) tra noi, ridendo divertiti delle follie che può produrre un essere umano con a disposizione una pagina web e tanto tempo libero e una lieve inclinazione paranoica. Mai avrei pensato, vent’anni dopo, di ritrovarmi in un mondo di articoli e libri che, anche qui con poca ironia, discettano di bot sinoiraniani di propaganda, fakefactories, pallywoodismi, infiltrazioni tiktokiste e analisi su attentati e geopolitica che manco nelle peggiori serie tv di Caracas. Roba che più o meno ha lo stesso spessore dell’analisi puffocomplottista (due mele o poco più) ma trattata con la dignità del saggio, dell’inchiesta, dell’ipotesi da prendere “seriamente in considerazione” e, nel frattempo, disattivare i cellulari per difesa. E allora ripenso a te, dimenticato Cristian, che come tutti i pionieri hai avuto il torto di arrivare troppo presto. L’avessi scritta oggi, quell’analisi. avresti il tuo spazio fisso come editorialista in qualche giornale moderato. Puffarbacco! P.S.Aderisci anche tu alla campagna  “Più Peyo e meno Peyote nelle redazioni!”

SDS#129 – FOLLYWOOD

“We stand here as men who refute their Jewishness and the Holocaust being hijacked by an occupation which has led to conflict for so many innocent people” Jonathan Glazer OSCAR 2024 Questa è la personale e privatissima premiazione de Stacce delle follie a cui avemo assistito nell’urtimo periodo. Le categorie so’ più o meno quelle canoniche. PREMO MEJO FIRM a quelli che che er film se lo so’ fatti da soli in questi cinque mesi, l’hanno intitolato “Diritto Alla Difesa”, come se quello che sta a succede a Gaza oggi ciavesse ancora una qualche giustificazione in quello che è successo er 7 Ottobre. PREMIO MEJO ATTORE PROTAGONISTA va a Giorgia Meloni per il ruolo in “IL Presidente”, no asp… miglior ATTRICE per il Pres… no! Miglior ATTORE per LA Presid, vabbè fate come ve pare. Memorabile la scena rugby, evidente citazione de “ogni maledetta domenica”. PREMIO MEJO ATTRICE PROTAGONISTA a Emmanuel Macron, ormai unica vera primadonna der jet-set politico. Cor virtuosismo dell’intervento diretto della NATO in Ucraina, in quanto a follia politica non c’era più trippa pe gatti pe’ nessun*. PREMIO MEJO REGIA a Biden, per la visione onirica in cui manda le bombe a una parte in conflitto e i cerotti all’altra. Vette di surrealismo e involontaria ironia difficilmente uguagliabili, come nella indimenticabile scena del gelato. PREMIO MEJO SCENEGGIATURA NON ORIGINALE ar Papa pe “Bandiera Bianca” che, nonostante ripeta un concetto che la Chiesa ripete ormai da dumila anni, riesce comunque a trovà le parole capaci de fa incazzà pure una parte de quelli che la pensano come lui. Più ovviamente tutti l’antri. PREMIO MEJO SCENEGGIATURA ORIGINALE alla gang de Fratelli d’Italia per “Cena di Capodanno”: un inarrestabile sequela de momenti comici e colpi de scena in salsa spaghetti western che non se vedeva dai tempi de Bud Spencer e Terence Hill. PREMIO MEJO FILM STRANIERO va a Bibi Netanyahu per il remake der film de Putin, ma se sa che noi occidentali quanno vedemo un film figo ce famo subito la cover. Bella pure la scelta di mantené i tropi centrali der linguaggio: minaccia esistenziale, denazificare eccetera. PREMIO MEJO ATTORE NON PROTAGONISTA a Carlo Calenda per “Terzo Polo”. Quando cerca de tirà i calci negli stinchi ar PD quello vince, ce se allea quanno perde, uno dei più grossi esempi de lungimiranza politica ar contrario dell’ultimi anni. PREMIO MEJO DOCUMENTARIO a Lollobrigida per “Fermate quer treno”, in cui si narra la storia vera e incredibile di un cittadino comune che riesce a fermà un treno fermo semplicemente chiedendo per favore fateme scende. Una dura testimonianza sulla condizione delle ferrovie italiane. PREMIO MEJO FIRM D’ANIMAZIONE a Chiara Ferragni per “Influencer”, lo guardi e te sembra quasi da avecce a che fa’ co una persona vera in carne e ossa. Piccola critica personale: da migliorà ancora un po’ le scene in cui piagne. PREMIO MEJO EFFETTI SPECIALI a Sarvini pe “Ponte sullo Stretto”. I rendering so’ fantastici, carcolando che alla fine forse resteranno solo quelli direi che complessivamente so’ costati un po’ troppo ma che je frega, tanto paghi tu. PREMIO MEJO FOTOGRAFIA a Motaz Azaiza per la foto qua sotto, scelta dal Times come una delle mejo foto der 2023, e per tutte le altre. Se sapemo quarcosa è anche merito de gente come lui. La follia è gente che, invece de difendelo, lo attacca tutti i santi giorni.

SDS#128 – SENZA PAROLE

Oh, se du anni fa dicevi che bisognava regalà er Donbass a Putin eri Orsini. Te lo spiegava Rampini, che oggi dice che bisognerà regalà er Donbass a Putin. Non fa una piega. Se dici pace è perché vuoi la guerra, o armeno così dicono quelli che la pace se ottiene con la guerra. Quindi se uno dice pace, in fondo vòle la guerra che è l’unico modo pe’ ottené la pace, a me me pare che lo possiamo comunque continuà a chiamà pacifista! Manco fascista se può di’: non so’ fascisti, so’ autentici democratici che pensano che le manifestazioni vadano autorizzate e ritengono legittimo manganellà dei quindicenni disarmati. Siete voi che vedete busti der Duce e saluti romani ovunque! Ciavete la fissa, voi! Genocidio non si può dire, ce lo spiegano mentre se dimettono protestando perché non viene riconosciuto l’istinto genocida di Hamas. Boicottaggio è brutto, ce lo spiegano mentre annunciano che boicotteranno l’Eurovision se esclude Israele.Boicottaggio der boicottaggio pare che va bene. E invece er boicottaggio der boicottaggio der boicottaggio come funziona? Se pò fa oppure ogni due s’annullano e funziona solo er boicottaggio paro? C’è una fascia oraria, tipo er boicottaggio in prime time sì e quello diurno no?From the river to sea non se pò di’, ce dicono quelli che difendono le azioni de un partito che ce l’ha come slogan nello statuto dar ’77. Pulizia etnica non se pò di’ e su questo concordo: de pulito, qua, non c’è rimasto veramente gnente. È na zozzata etnica, caso mai.Palestina forse ancora se pò ma comunque se non lo dite è mejo. Stop manco se pò più di’ non serve manco che finisci la frase se dici Stop già se capisce che sei antisemita, filoterrorista, nemico dell’occidente, difensore dei tajagole: queste invece se pònno di’ tutte.Occupazione, apartheid, colonialismo non se possono dire, ce spiegano dei bianchi professori occidentali. Ghetto non se può dire, manco se tu nonno dentro un ghetto c’è vissuto e c’è crepato. Lo spiegano sempre li stessi professori bianchi occidentali de prima. Massacro, carneficina, rappresaglia, vendetta, crimine contro l’umanità non se possono di’: ar massimo potete di’ guera condita che a noi le guerre semplici non ce piaciono: guera asimmetrica, guera giusta (sempre, se la famo noi), guera ingiusta (sempre, se la fanno l’altri). Guera umanitaria, guera necessaria, guera contro er terorismo. Terorismo ad libitum, quello è come er prezzemolo, lo potete mette andò ve pare: terorismo, un po’ de scudi umani, na spruzzata de tunnel (armeno dieci livelli) e tutto se giustifica. Non è difficile esse liberali ner 2024: basta solo ricordasse quali so’ le parole che non potete di e tutto fila liscio. Basta fasse una lista. Una lista pe’ tutto: parole sì, parole no, persone sì, persone no, popoli sì, popoli no. E poi basta annà avanti, tanto non potete fa altro che annà avanti, perché Fermatevi non si può dire ma, soprattutto, non si può fare.

SDS#127 – UNA TRANQUILLA SETTIMANA A QUASI REGIME

È con un sospiro di sollievo che vi annuncio che venerdì è stata sventata con successo la Pisanerkristallnacht degli studenti medi che protestavano contro i sacri diritti delle bombe. Il sindaco era già stato trasferito in luogo sicuro mentre la sinagoga è stata spostata appositamente lungo il percorso così che i nostri pacifici poliziotti con minuscoli manganelli gommosi potessero proteggerla previo intervento educativo dai feroci studenti armati di nasi e costole. Stesso copione a Firenze, anche qui subito sventato dall’Eissenforikommillungarnicht securitario. Un agente ha confidato alla stampa il suo disappunto per la sproporzione delle forze: è incredibile il numero di costole che hanno questi studenti! È una lotta impari! Pare anche che una studentessa, propal quindi quasi sicuramente terrorista, abbia aggredito a colpi di naso un manganello, il quale per fortuna non sembra aver subito danni gravi e potrà tornare in servizio già dalla settimana prossima dopo adeguata Lavasanghoperation.   Segnaliamo invece un fatto increscioso da Ascoli: degli studenti sono riusciti a organizzare un incontro sulle foibe. In un primo momento il Preside, orgasmato dalla parola, l’aveva autorizzato senza accorgersi che in realtà trattavasi di subdola iniziativa di contropropaganda. Scoperto che l’incontro negazionista con Eric Gobetti voleva mettere in discussione la versione ufficiale dei cinque milioni e mezzo di martiri, preso da improvviso gigantishkulrodiment, aveva prontamente vietato l’iniziativa scontrandosi però con l’ammutinamento scolastico. In preda a sacro furore patriottico e selloskopronmefhanneinmatzatarallschung, il preside eroicamente faceva scudo con il proprio corpo per impedire agli studenti di uscire dalle aule. Il sacrificio, purtroppo vano, di questo fedele servitore della Patria, non è servito allo scopo.   Il Centro Moderato per il Manganello ha vagliato l’opzione di sacrificarlo anche fisicamente per potergli intitolare la scuola ma si è poi deciso di soprassedere e valutare una sua eventuale promozione a sottosegretario, non appena avrà maturato i reati necessari al ruolo. In ragione dell’emergenza democratica in atto il governo emana il Terrorkagakatzstudentordnung con cui stabilisce che, da oggi, ogni studente sarà considerato eversore fino a prova contraria, fatti salvi gli studenti della primaria che saranno trattati come eversori apprendisti. Saranno pertanto istituiti corsi di manifestazione in tutte le scuole di ogni ordine e grado allo scopo di rieducare i ragazzi alla vera funzione della manifestazione: il supporto e la deferenza nei confronti del governo e delle forze dell’ordine. Chi scenderà in piazza senza insultare non avrà nulla da temere! Lo stesso vale per chi scenderà in piazza senza criticare, senza contestare, senza reclamare diritti e senza scendere in piazza! Tutte le adunate di piazza che non prevedono la ola al governo sono sospette. Le uniche manifestazioni gradite, ergo non manganellate, saranno quelle contro farina di grilli e nemici dello Stato (seguirà elenco), quelle a bordo di mezzi agricoli e quelle in cui i manifestanti abbiano un braccio teso di fronte a loro con inclinazione minima di 49 gradi. È istituita all’uopo la figura del misuratore di inclinazione articolare, anche detto Faschistischzertifizierer, selezionato in Frallamichinostren attraverso Ilkomekatzensceparen tanto voi fate pippa e i manganelli mo ce l’avemo noi. Ma tranquilli, non sta succedendo niente.

SDS#126 – LAVORARE STRONCA

Certe volte capita che ar bar te se scordano e magari te incazzi e protesti. Mo se me se siede accanto er barista e me dice: aho, sto bar è veramente ‘na merda, a me er dubbio che me sta a prende in giro me viene. Posso capì quello der bar vicino, magari non je ne frega niente e me dà ragione solo pe da’ addosso a sto bar qua. Ma proprio er barista der bar mio è strano. Pure na riunione de baristi sarebbe strana. Immaginate la scena: tu volevi un caffè, non te se so’ filati pe’ un’ora, poi lui e quello der bar vicino te se siedono accanto e cominciano a fa: ma che bar de merda che ce stanno qua! Tocca a fa quarcosa! Tipo portamme er caffè che t’ho chiesto un’ora fa? Eh, tipo quello, non se fa così! Ecco, quanno vedo le manifestazioni organizzate dai politici io c’ho la stessa senzazione. Posso capì i politici dell’opposizione (pure là spesso me viè er dubbio della supercazzola, ma ce sta), figuramose se so’ quelli che stanno ar governo, o tutto l’arco parlamentare. E invece quelli fanno la fiaccolata, la organizzano proprio loro. E partecipano pure i sindaci i sindacati i sindachetti eccetera. Mo, lasciando da parte pe’ un attimo la sensazione der bar, me chiedo: ma de preciso perché la state a fa’ sta fiaccolata? Insomma, non è che stai a fiaccolà pe’ di’ Navalny figo (armeno spero, vedremo) ma pe di’ Putin merda. Vabbè, ma allora me chiedo: ma perché tu arcocost ce tieni a ribadì Putin merda? Perché non sei contento delle politiche der Governo contro Putin? Dell’Europa? Così a buffo? (a margine: non è che se uno stronzo come Putin te ammazza, o te lascia morì in carcere, diventi automaticamente eroe. De sicuro sei na vittima però, ecco, se bastasse esse ammazzati da Putin pe’ diventà eroi dovremmo fa’ l’altarini pure a Prigozin, e non me pare er caso)Me immagino quindi che protesti contro l’ingiustizia; e ce sta, pe’ carità. Ma de tante ingiustizie, quello che me chiedo, com’è proprio questa? Perché poi devi fa delle scelte, non è che puoi stai a fiaccolà tutti i giorni, immaginate le emissioni de CO2, er fumo, la puzza. Mo solo quest’anno in carcere, qua da noi, ce so’ stati 43 morti, de cui 20 suicidi. Non saranno perseguitati politici ma me pare comunque un problema. Ce sta Ilaria Salis, sempre in carcere, in Ungheria, e quella un pochetto perseguitata me pare. Fiaccolate? Ce so’ stati 5 morti in un cantiere, qua in Italia, proprio sta settimana qua, no l’anno scorso. Morti la cui unica colpa è stata essese arzati la mattina pe annà a lavorà e sa che, in ‘sto paese, lavorare stronca.  C’è stata na sentenza della Cassazione che dice che consegnà i migranti ai libici è reato ma noi, cioè voi, coi libici ciavete fatto proprio l’accordi affinché se li tenessero. Migranti che devono sceje se morì nei lager de qua, nei lager de là, dentro ar mare o a un cantiere. Non dico ‘na fiaccolata, ma manco appiccià un lumino? Eh no, dice queste so’ cose che ce riguardamo, su cui veramente potremmo fa quarcosa; poi magari la gente se fa strane idee, tipo che noi stamo qua pe’ risolve i problemi. Ah, scusa. Ecco, mo fatela ‘sta fiaccolata, me raccomando, non sia mai che ve rovino la coreografia in cui ve sentite i grossi difensori della libbertà. Poi, ma senza fretta, me permetto de davve un piccolo suggerimento che esprimo attraverso citazione vostra: “andate a lavorare, stronzi”  P.S.Mo, potete pure pretende che semo tarmente scemi da non accorgece che è l’ennesima “questione internazionale” piegata a uso interno, mettese la medajetta ar petto e sperà che quarcuno se sfila pe sparaje addosso a palle incatenate come nemico dell’Occidente. Stavorta nun ha abboccato nessuno, e mo ve tocca fa la sfilata a braccetto tutti compatti, pure co’ quelli che de Putin erano grossi amiconi ma non so’ così scemi da complicasse la vita pe na fiaccolata de lunedì pomeriggio. C’è la fiaccolata, annamo tutti alla fiaccolata. Io invece so’ scemo, quindi me potete tranquillamente sparà addosso a palle incantenate mentre ve ripeto che sarebbe molto più utile, soprattutto alla vostra reputazione, lascià perde le pajacciate e concentrasse sul consiglio de cui sopra.

SDS#119 – BOTTE DE CAPODANNO

Cari concittadine, cari concittadini, ve devo dà una brutta notizia: stamo nella merda! Ma non è questa la notizia: la notizia è che ormai ve piace! Ormai pare proprio che ce provate gusto. Ormai sete diventati specialisti: la infiocchetate, la condite, la viralizzate, sete capaci de plasmalla in qualsiasi forma: ciambella, pandoro, il Foglio; giornali, giornalisti, politici, sui politici ormai semo così specializzati che ce copiano in giro per il mondo. Ma non perdete le speranze, er segreto è la costanza, la prima cosa è abituasse. Pe’ quelli che ancora sentono quarche vaga differenza co’ la nutella, c’è tutta una serie di strategie de distrazione, così intanto che ve concentrate su altro. Er 2023 in questo è stato maestro: La prima strategia è l’unicornismo: te inventi nemici immaginari, li combatti e poi urli vittorioso per la loro sparizione.  Quest’anno nell’ordine avemo sconfitto: la carne sintetica, la farina de grilli, la minaccia anarchica! La wagner che ce mannava i migranti! I pirati! Avemo sconfitto i pirati co’ un tweet eroico de Crosetto! Le centraline della temperatura tarocche (grazie yaris); l’utero in affitto, i forestierismi der dispensatore de italianismi e gli scafisti in tutto il globo terracqueo (pe mo è ancora globo, ner 2024 chissà).   La seconda strategia è l’opposto: abbraccià la stronzata ma portalla a un livello tale da lasciatte a bocca aperta, e mentre stai a bocca aperta… ma stamo a parlà de virtuosismi che Piero Manzoni scansate, qua viene fòri la differenza tra un’Hoara qualunque e Danielona Santanchè. E pure in questo er 2023 ci ha regalato vette altissime: la Venere sfigurata a influencer cor cellulare e la pizza, la maserati in divieto de sosta e le murte accollate ai carabinieri. Roba che manco te viene voja de chiede le dimissioni pe paura de perdete certe perle. Qua ognuno ce mette der suo: er Ministro della Cultura che premia i libri che non legge, Ignazio Benito e la banda de pensionati, Lollo che ferma i treni che non arivano in orario, Donzelli che manna bevuto Delmastro sui documenti secretati, Pillon e la famija tradizionale der presepe.iambruno che dà la corpa a cappuccetto rosso per il lupo, a pinocchio pe’ er pescecane e alla bella addormentata pe le corna. Poi quella s’è svejata e Giambruno me sa che è finito a scaricà le pesche all’Esselunga insieme a Facci, ma qua già stamo a virà verso la terza strategia. La terza strategia è la vannaccitudine, cioè quella tendenza a sparà na vaccata totalmente filogovernativa, ma più estrema, e poi annà a piagne in tutti i giornali che non te fanno parlà pe’ corpa della canzelcultur e der complotto woke, ste femminucce che piagnono pe tutto! E poi succede na cosa strana: che er 7 ottobre scoppia un’antra guerra. E a quer punto er woke, secondo l’opinionisti nostrani, passa in un amen da ventre molle der gender a braccio violento della schwa. Mo all’improvviso so’ diventati amici dei terroristi, mo serve la canzelcurtur! Qua avemo proprio fatto er sarto de qualità della merda: non è che ce piace e basta, c’è er puro godimento, ormai proprio è estasi scatologica, perché ce vò davero coraggio a postà la foto de na ragazzina morta e strillà che è un bambolotto. E vabbè, la guera la sapete e sapete pure che tutto è tranne che na guerra: è semplicemente un massacro e me pare che ormai chi non l’ha visto è solo chi non lo voleva vedé, in una mezcla de razzismo, retorica da cavaliere nero, codice de Hammurabi e rutti da quindicenne.Epperò dicono che so’ de parte e non va bene: bisogna esse imparziali, ma che vor di’ esse imparziale se da na parte ce sta un esercito che spara a tutto quelle che se move e dall’altro ce stanno i ragazzini che morono pure se non se movono? Qual è la ricetta pe’ la moderazione? Stanno a morì 250 persone ar giorno, scusate, che ve potreste moderà un pochetto e ammazzanne solo 230? 235? Famo 240? Dai moderiamoci, lasciamo vivi armeno i bambini dentro le incubatrici? E pure voi giornalisti, eccheccazzo, possibile che ogni vorta che casca na bomba ve ce annate a ficcà sotto? Armeno levateve la pettorina, che è tutto st’esibizionismo? Allora ditelo che lo fate apposta a favve ammazzà pe mette in cattiva luce er nemico. Questo è giornalismo de parte!Eppure me parevo moderato: non sto a chiede nessuna controffensiva palestinese, non sto chiede l’invio delle armi, non spero che sfondino le recinzioni e attacchino, non spero che se sollevi la Cisgiordania e vada a rompe er culo ai coloni, io chiedo solo il cessate er fuoco. Ma mica solo la guerra, ormai la “moderazione” vale in ogni campo. Ciavemo er governo più a destra de sempre, il centro libberale che fa la ola, e tocca esse moderati. Er cambiamento climatico lo devi contrattà con quelli che ner Cambriano c’era più CO2 de oggi! Le discussioni sui femminicidi devono trovà un punto comune co’ quelli che discutono su come se deve comportà la sorella della vittima e l’accusano de satanismo. Quelle sull’immigrazione co’ chi pensa che deportà la gente in Albania, tutto sommato, non è una cattiva idea.  Ecco, care concittadine e cari concittadini, vojo dirvi che per il 2024 il mio contributo alla moderazione è che, se la pensate così, ve ne potete annà moderatamente affanculo. Però oh, me raccomando, fatelo co’ moderazione, non me deludete.

SDS#118 – TE PIACE ‘O PRESENTE

E se quest’anno non t’è piaciuto, pensa che tutto sommato è quasi finito e che l’anno prossimo potrebbe esse pure peggio. C’è una piccola deriva verso l’apocalisse ma tutto sommato niente de cui te devi preoccupà. Dice che è un Natale pieno de orgojo, dovemo esse orgojosi ma non se capisce de che, dovemo da difende i valori dell’occidente ma sti valori non se capisce più che so’ visto che l’unico valore che difendemo è che l’amici nostri possono fa’ er cazzo che je pare. Comunque, se proprio ‘sto presente non te piace, c’è una soluzione semplice: fa finta che non sta a succede gnente. Ormai sta a nasce un nuovo movimento de opinione, po’ esse pure che un domani te lo ritrovi candidato in quarche dove: è il centro negazionista moderato. ‘Na vorta er complottismo era patrimonio della marginalità, de gente che faceva fatica ad affrontà la realtà e pur de da’ un senso alla vita disgraziata che j’era capitata preferiva inventasse un complotto, uno qualunque con il quale se poteva assolve, o quantomeno consolà. Der centro negazionista moderato invece fanno parte sospettabili giornalisti e avvocati, prof universitari e veterinari, cuochi, parrucchieri, ex parlamentari, pupazzi politici e un esercito di troll che farebbe invidia ar MinCulPop, uniti dall’autodefinizione di libberali.Passano le giornate (secondo il grado di liberalità) a cercare nelle profondità del web il fake che gli permetta d’urlare soddisfatti, vedete? Dicevano 20k morti ma questo è un bambolotto quindi sono soltanto 19.999! E spesso quello che trovano come prova, purtroppo, non è neanche una bambola, ma un bambino in carne e ossa su cui sciacallano la propria propaganda.Fieri d’aver scoperto la locuzione “di Hamas” la ripetono ossessivi ad ogni obiezione: se bombardano un palazzo è un palazzo di Hamas, se muore un giornalista è un giornalista di Hamas, se muore anche la sua famiglia è una famiglia di Hamas di un giornalista di Hamas. Amnesty è di Hamas, MSF è di Hamas, la Croce Rossa è di Hamas, pure l’ONU è di Hamas! L’ambulanza è di Hamas e ha fatto finta di essere stata bombardata; e anche quando a confermarlo è la stessa IDF loro dubitano perché perfino i dati sulle vittime dell’IDF per loro sono i dati dell’IDF di Hamas. E se glielo fai notare, anche tu sei di Hamas. A volte per non affrontare il fatto in sé l’estremista di centro si accanisce sulla fonte (chiaramente fonte di Hamas) mentre ritwitta impassibile gli affidabilissimi GiggiNAFO e Marcella58 (in cui 58 probabilmente indica il QI). Gli dà ragione, quindi è di per se affidabile. I più timidi, tra un retweet e l’altro, s’accontentano di fare lo screening dell’organizzazione interna dei bombardati per stabilire se siano abbastanza degni di non essere massacrati in nome dei nostri valori; test da cui immancabilmente deducono che no, non sono degni. Per gli altri il test non è necessario: non ci assomigliano, è autoevidente che non hanno diritto a sedersi alla nostra tavola. Al più, se si sottomettono pacificamente, avranno diritto ad elemosinare qualche briciola, purché la implorino educatamente.  Innamorati di Milei e della GBD, fanboy della Digos e delle manganellate della polizia contro gli studenti, mal celando l’orgasmo di fronte alla sofferenza dei poveri, difenderanno fino alla morte il tuo diritto di esprimere le tue idee, a patto che coincidano con le loro. Ma guai a dubitare della loro moderazione: hanno i valori democratici a garantirla. La realtà non serve quando hai i valori dalla tua. Hai lo spirito natalizio, la democrazia, il diritto, che vuoi che sia un massacro in più o in meno? Domani ci sarà tempo per il mea culpa. E tu non ce l’hai st’inclinazione natalizia all’eccidio? Non te piace ‘o presente? E voltati dall’altra parte pure tu! E se ancora non riesci a vedere in un bambino di otto anni un baby-terrorista, il problema è tuo: è solo perché non sei abbastanza attaccato ai nostri valori.

SDS#117 – LETTERINA

Caro Babbo Natale, quest’anno prima di partire devi prendere qualche precauzione in più: per prima cosa attento all’abbigliamento, Rampelli ha fatto casino per una stella rossa figuriamoci per tutto il vestito. Se posso darti un consiglio, vai su qualcosa di leggero e poco vistoso che qui da noi il clima è brutto, sia in senso letterale, sia in senso elettorale e sia in tutti gli altri sensi. Però mi raccomando qualsiasi colore ma no blu estoril! Poi manda in pensione le renne e le slitte: adesso il mezzo di trasporto natalizio più trendy è il carro armato! Devi solo stare attento a metterci sopra le bandierine giuste. Lo stesso concetto lo puoi applicare anche a quelli che muoiono sotto le bombe. Forse tra un po’ varrà anche per i pedoni, quelli in fila alla posta, quelli che usano il vivavoce in treno. La sperimentazione sui barconi procede bene: per ora proviamo soltanto a deportarli altrove, ma credo che siamo quasi pronti per fare il salto di qualità. In realtà questa cosa della deportazione è anticostituzionale, ma il governo è così stupido che ancora non ne ha preso atto e si vanta di quanto la sua riforma somigli a quella di Sunak, anch’essa incostituzionale. Mi sa che sulla stupidità il salto l’abbiamo già fatto. Però in compenso facciamo grossi passi avanti con l’intelligenza artificiale. Ecco, su questo ti avviso che molti avranno scritto le letterine usando ChatGPT: le puoi riconoscere facilmente perché sono quelle con i congiuntivi giusti. Veniamo ai regali: se qualcuno ti ha chiesto un trenino elettrico o è un bambino con la fissa del vintage oppure è Lollobrigida; se vuole la pesca dell’Esselunga, è Giambruno; le patate sono per Giuliano Amato, la carota per Gasparri, la motosega giocattolo è per Marattin. L’apparecchio acustico è per La Russa, così la prossima volta che qualcuno grida “Viva l’Italia antifascista” riesce a sentirlo. Il panettone è per Chiara Ferragni; dice va bene l’inflazione, ma un milione di euro per un pandoro inizia ad essere troppo. Poi per favore porta un nuovo libro fantasy alla Meloni, sono vent’anni che si è incastrata su quei due che ha letto. Non cambierà niente ma almeno non ci annoiamo. Al parlamento se possibile porta dei politici nuovi, anche usati ma tenuti bene, non andiamo troppo per il sottile. A noi portaci un po’ di rassegnazione. Che almeno moriamo tranquilli, se proprio dobbiamo soccombere a questo stato di cose almeno lo facciamo senza avvelenarci il fegato tutti i giorni. Regalaci una serenità commisurata alla nostra impotenza. Regalaci vagonate di selfie, di social, di reality, di gossip, di polemiche inutili, di scandali senza conseguenze, rincoglioniscici fino a farci dimenticare tutto il resto. E se il resto non serve a niente, portatelo via una volta per tutte. Se la nostra rabbia, le nostre lacrime, la nostra miseria, la nostra disperazione, se le urla di dolore non servono più a niente, se neanche davanti a migliaia di bambini morti le nostre voci possono più niente, facci almeno il regalo di portartele via tutte. Lasciaci qua, anestetizzati in mezzo a tutti gli altri, a quelli a cui sembra normale, a cui sembra inevitabile, a cui sembra addirittura giusto, a cui sembra un diritto. Lasciaci poveri in mezzo a quelli che esultano quando sentono che i poveri soffriranno, ma sorridenti. Se l’unico metro in cui questo mondo misura la propria soddisfazione è lo strazio che è capace di infliggere al prossimo, se l’unico destino è essere sopraffatti dalla pornografia della violenza, insegnaci almeno a goderne o dacci il valium che basta a scordarla. Se non possiamo fare altro che guardare, se l’unico ruolo che ci è concesso è quello di spettatori, inermi, insegnaci almeno a voltarci dall’altra parte, a tacere, ad alzare le spalle, a considerare la catastrofe ineluttabile come un tramonto. Tu che non esisti, insegnaci a vivere la nostra irrilevanza. Ma forse non puoi fare niente di tutto questo, che pure tu come noi sei prigioniero di un mondo immaginario. E allora aspettaci lì dove sei. Regalaci almeno l’illusione che sarai ancora là l’anno prossimo ad aspettarci, mentre ci portiamo appresso la nostra angoscia, e la vergogna, i sensi di colpa e la rabbia, e il gossip e le cose sceme a cui ci aggrappiamo per trovare la voglia di continuare a camminare in questa notte convinti che il tramonto che ci è caduto addosso non è stato l’ultimo; e dirci che fra un anno saremo ancora qui a scriverti un’altra letterina, per chiederti ancora la pace nel mondo, giusto per ricordare a noi stessi che quel mondo migliore è lì, in qualche punto della nostra immaginazione, che aspetta solo che ci mettiamo a costruirlo insieme.Io proverò a esserci, tu vedi de stacce.

SDS#112 – LETTERA DI SOLIDARIETà A NETANYAHU

Caro Bibi,capisco che, essendo il leader del popolo che più di ogni altro ha sofferto i crimini di fascismo e nazismo, tu debba faticare il doppio per dimostrare che sei fascista, ma io ti credo. Ho visto l’impegno che ci hai messo in tutti questi anni e capisco la frustrazione di continuare a sentirti etichettare come il presidente dell’unica democrazia del medio-oriente. Chiunque altro al tuo posto si sarebbe rassegnato. Ma tu no. Tu invece hai continuato: hai approvato una legge suprematista di rango costituzionale per chiarire a tutti che ti stavi incamminando verso un abisso etno-nazionalista e poi hai provato anche a sottomettere i giudici ma è stato derubricato il tutto a normale dialettica parlamentare.Hai massacrato i palestinesi in tutti i modi immaginabili: con leggi ad hoc, chiudendo gli occhi sugli omicidi dei coloni, facendo sparare su manifestanti pacifici, sequestrando persone attraverso la detenzione amministrativa: niente di questo li ha convinti.Così hai fatto un governo con tutti gli ultranazionalisti religiosi alla tua destra che rivendicavano apertamente sia il fascismo sia l’occupazione di tutto il territorio palestinese “from the river to the sea” e quelli davano la colpa a loro e ai coloni invece che a te. A quel punto per convincerci che, oltre che fascista, suprematista e colonialista, eri anche una bestia sanguinaria, dopo il 7 Ottobre hai lanciato una delle campagne di bombardamento più intense dalla fine della seconda guerra mondiale, ma quelli l’hanno chiamata diritto alla difesa.  Allora tu, e i tuoi ministri, l’avete specificato con le dichiarazioni pubbliche che si tratta di punizioni collettive ma quelli erano sempre in anticipo. Hai perfino messo nel gabinetto il teorico della “risposta sproporzionata” ma quelli continuavano a non vedere la sproporzione. Bombardavi un’ambulanza e quelli lo negavano, e tu eri costretto a dire: ma no! Guardate che siamo stati noi! Bombardavi ospedali, campi profughi, mercati all’aperto, scuole, sedi delle nazioni unite, e quelli continuavano a dire che tutto era legittimo.Hai ucciso 39 giornalisti e più rappresentanti ONU che in qualunque altro teatro di guerra e quelli continuavano a chiamarli vittime collaterali. Allora pure lì, sei stato proprio costretto a dire che i prossimi li ammazzerai per scelta e niente, neanche adesso ti credono.Hai ucciso più bambini tu in un mese che tutte le altre guerre in un anno e poco manca che i difensori dei valori occidentali facciano il video 3D di questo Baby Iron Dome palestinese fatto di mini-scudi umani sopra il cielo di Gaza (lo farebbero, ma costa troppo il rendering). Bibi, io te capisco, qualunque altro politico nella tua situazione sarebbe già stato condannato non solo dalla Corte Penale Internazionale ma da tutta l’opinione pubblica, e invece tu hai sta croce addosso per la quale tutti dicono che operi nel solco della più cristallina democrazia.Bibi, un consiglio: se vuoi davvero convincere l’opinione pubblica che sei fascista, fa’ una cosa: una bella legge contro donne, comunità LGBT o sull’obbligo di mascherina; e vedrai che si svegliano. Che se continui ad ammazzare palestinesi qua non gliene frega niente a nessuno.