Er Ministro dell'Educazione co' una leggera mania der controllo
Yoav Kisch, Ministro dell’Educazione sempre Likud, diciamo che è uno che c’ha una leggera ossessione per il controllo. Ma giusto un’anticchia, e questa cosa che non proprio tutto er paese la pensa esattamente come er Likud je causa quarche problema con la realtà.
Una delle prime cose che ha provato a fa infatti è provà a caccià via l’attuale direttore dello Yad Vashem (l’Ente Nazionale per la memoria della Shoah) pe piazzacce uno der Likud. J’hanno dovuto 123 esperti de olocausto pe’ dije accanna.
Poi ha provato a mette le mani pure sulla Biblioteca Nazionale. Alla fine hanno raggiunto l’accordo che nomina solo certi membri dentro ar consiglio. Insomma na mezza marcia indietro dovuta (pare) alle minacce dei finanziatori che je levavano er grano.
A quer punto ha scritto na lettera alle Università che secondo lui erano organi politici che li osteggiavano e pe’ carità, non sia mai ce rimanesse quarcosa de indipendente e che non è controllato direttamente dar governo.
Poi ha proibito all’associazione delle vittime israelo-palestinesi de annà nelle scole perché non rispettava le regole sue: le regole sue è che vietato parlà male dell’IDF, che in effetti se l’IDF t’ha ammazzato un parente è un po’ difficile da rispettà come regola.
E poi ha proposto un disegno de legge, che è in discussione, pe’ permette allo Shin Bet la schedatura de massa de tutti l’insegnanti arabi: sempre con la scusa der terrorismo (che poi vabbè è na cosa che hanno sempre fatto, è un segreto de purcinella).
Lui ner 2017 ha pure presentato un piano tutto suo pe’ risolve la questione palestinese: cancellà l’accordi de Oslo, smantellà l’autorità Palestinese, annettese tutto e daje un pochetto de autonomia nei pezzetti che abitano, ma senza sovranità.
Pe finì, quann’era a capo della commissione della Camera invece ha approvato la lista delle associazioni da boicottà perché boicottavano Israele e boicottà è ‘na cosa che non se fa, quindi boicottamoli. Giusto uno come Gilad Erdan poteva pensà na genialata simile.
La chicca: s’è messo a scrive insieme a Smotrich na guida alternativa ai vini de Israele perché quella ufficiale lasciva fòri i produttori della Cisgiordania (sempre pe’ quella piccola questione che so’ illegali e boicottati a livello internazionale)
Lui era venuto fuori dalla corrente der nuovo Likud, per un Likud de destra ma liberale che “dovunque ce so’ ebrei, quello è Israele, dovunque ce so’ palestinesi, non li vojo fa’ votà”. Pensa se non era liberale. Daje che sotto na guida così illuminata sicuramente pure le nuove generazioni pure l’avemo messe in banca.